Il Morellino di Scansano è un vino rosso toscano che si fregia della certificazione di Origine Controllata e Garantita DOCG. La sua produzione infatti è consentita solo in una porzione della provincia di Grosseto in Toscana, terra di grande tradizione vitivinicola, eccellenza italiana di riferimento per il mercato mondiale. Il Vino Morellino di Scansano, nel 1978 fu riconosciuto a livello nazionale con la certificazione DOC che poi, a partire dal 2006 con apposito decreto ministeriale è stata promossa al livello superiore di DOCG.
Geograficamente il “Morellino di Scansano DOCG” nasce in una delle zone più incontaminate della Toscana. Lla parte costiera più a sud della regione, nota come Maremma Toscana, racchiusa tra le valli del fiume Ombrone e del fiume Albegna, e comprendente, oltre al territorio del comune di Scansano, parte dei comuni di Grosseto e Magliano in Toscana verso il Mar Tirreno, Campagnatico, Roccalbegna, Semproniano e Manciano verso il Monte Amiata e l’interno del territorio collinare.
Nello specifico il vino è quasi completamente a base di Sangiovese, localmente conosciuto come Morellino, che poi, a seconda delle cantine produttrici vine miscelato nell’uvaggio con altre uve locali, autoctone e in percentuali sempre inferiori al 15%. Deve le proprie peculiarità e caratteristiche alle condizioni pedologiche e al microclima locale. I vigneti infatti, subiscono il benefico derivante dall’influsso delle brezze marine, che attenuano, soprattutto in estate le alte temperature diurne.
La base ampelografica di questo fantastico vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita “Morellino di Scansano” devono essere ottenuti dalle uve provenienti da vigneti composti e prodotti nell'ambito aziendale, rientrante all’interno dell’area geografica definita dal disciplinare di produzione, dai seguenti vitigni: Sangiovese, presente per almeno l’85%. Possono poi concorrere alla produzione del Morellino di Scansano anche altri vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Toscana fino ad un massimo del 15%.
Anche la viticoltura, grazie all’elevato pregio del vino, deve secondo il disciplinare rispettare precise norme. In primo luogo la densità di impianto dei vigneti destinati alla produzione dei vini a denominazione di origine controllata e garantita che non deve essere inferiore ai 4’000 ceppi per ettaro. In oltre viene normata anche la resa massima di uva ammessa dei vigneti per la produzione dei vini di “Morellino di Scansano DOCG” che non deve essere superiore a 9 tonnellate per ettaro e con una resa per ceppo non superiore a 3 kg. La resa massima delle uve in vino finito non deve esser superiore al 70%.
Altre norme riguardano la vinificazione e l'affinamento. In tal caso le uve destinate alla vinificazione devono assicurare al vino “Morellino di Scansano DOCG” e all’altra tipologia ammessa “Morellino di Scansano Riserva” un titolo alcovolumetrico minimo naturale di 12 volumi. Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Morellino di Scansano”, se destinato ad essere qualificato con la menzione Riserva, deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento non inferiore ad anni due, di cui almeno uno in botte di legno. Il periodo di invecchiamento decorre dal 1° gennaio successivo all'annata di produzione delle uve. Inoltre la denominazione Riserva, deve garantire alcune imprescindibili caratteristiche del vino, di seguito elencate: colore rosso rubino, tendente al granato con l'invecchiamento. Limpidezza brillante. Odore, profumato, etereo, intenso, gradevole, fine. Sapore: asciutto, caldo, leggermente tannico. Titolo alcovolumetrico totale minimo paria a 13 volumi. Acidità totale minima di 4,50 g/l.
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Secondo alcuni studiosi agrari, il nome Morellino deriva dal soprannome dato a un clone locale di Sangiovese che dà acini molto piccoli. Secondo la normativa, il Morellino di Scansano è prodotto con almeno l’85% di uve Sangiovese (clone Morellino, mentre il restante 15% deve essere scelto in vitigni "raccomandati" per questa zona, come il Ciliegiolo, il Canaiolo, il Malvasia. Il Morellino di solito è prodotto utilizzando vasche di acciaio inox, mentre per il Morellino di Scansano Riserva è previsto un invecchiamento minimo di due anni. Di questi due anni, almeno un anno deve essere in botti di legno.
L’esame del vino a livello organolettico, evidenzia alla vista del bicchiere un vino di colore rosso rubino, intenso. Talvolta tendente al granato e al bruno a seconda dell’invecchiamento.
A livello olfattivo si esprime in tutta la sua vinosità intensa, profumato, etereo e gradevole; tali sentori si accentuano con il trascorre degli anni necessari all’invecchiamento.
L’esame gustativo restituisce al sorso un sapore asciutto, austero, caldo e leggermente tannico.
Il Morellino di Scansano DOCG si abbina bene con lo spezzatino di carne, gli spiedini di carne e di pollo, la salsiccia di maiale in umido, al sugo oppure arrosto, i fegatelli di maiale, arrosti di carne di maiale, cinghiale in umido e alcuni piatti di pesce molto strutturati e speziati come quelli con il pesce azzurro intinto nel sugo, anche le triglie e gli scorfani in zuppa. Arrosti di carni rosse, cacciagione e selvaggina sono facilmente abbinabili a questo fantastico vino.
Temperatura di servizio e bicchiere consigliato
Il Morellino di Scansano DOCG va degustato a 18°C, stappando la bottiglia almeno un’ora prima. Il bicchiere consigliato deve essere ampio e capiente in modo da favorire l’espansione dei sentori olfattivi. Si consiglia l’uso del Ballon o del Grand Ballon, con la circonferenza superiore maggiore rispetto a quella inferiore.