Il Cerasuolo d'Abruzzo rosato è un rosato che viene realizzato con l’utilizzo del vitigno Montepulciano come base. La zona di produzione delle uve si estende lungo il territorio di comuni appartenenti alle provincie di Chieti, L’aquila, Pescara e Teramo. Come indica il disciplinare che regolamenta la DOC, i grappoli devono provenire da vigneti situati in terreni collinari e vocati alla coltivazione di un’uva di qualità in termini di esposizione solare. Questi vitigni possono arrivare fino a quota 500 metri sul livello del mare e perfino ai 600 metri quando l’esposizione è prevalentemente a sud. Per via delle tipologie di pianta da cui si produce, il Cerasuolo viene spesso considerato una sottotipologia del Montepulciano d’Abruzzo. La produzione enologica regionale è diversificata e di grande rilevanza, caratteristica che la contraddistingue in campo enologico, grazie anche all'importanza data ai vitigni autoctoni, sia quelli a bacca bianca che nera o rossa. Basta pensare che l’inizio della coltivazione della vigna nella regione risale al periodo etrusco. La caratteristica più importante nella produzione del Cerasuolo d'Abruzzo, come succede con altri vini rosati, è il tipico sistema usato in cantina, che riduce il periodo di permanenza delle bucce a contatto col mosto a poche ore. Questo sistema costituisce un vecchio metodo da sempre utilizzato nel territorio che, seppur ben ancorato nella tradizione ha risentito in maniera positiva dell’innovazione tecnologica in campo enologico.
Come da disciplinare, il questo prodotto deve avere una percentuale minima del di 85% di uve provenienti da vigneti Montepulciano, e fino ad un 15% di altre uve a bacca nera non aromatiche, autorizzate e originarie della regione. Questo vitigno è sicuramente il più caratteristico del territorio fra quelli a bacca nera, e la possibilità che si tratti di un Sangiovese importato pare oggi poco verosimile: studi di ricerca ampelografica hanno infatti evidenziato la diversità fra i due varietali. Il disciplinare del Cesaruolo d’Abruzzo prevede la categoria superiore per quei vini di grado alcolometrico minimo di 12° e una produzione per ettaro inferiore. Il Cerasuolo Montepulciano ha come caratteristica un tipico colore rosa di tonalità ciliegia intenso e brillante. Al naso predominano le note floreali, fruttate e speziate del vitigno base, fra gli indicatori di fiori troviamo il geranio e il garofano mentre che spiccano frutti rossi come il lampone, il melograno e la ciliegia sopra un delicato fondo di spezie. Per via dei suoi decisi componenti caldi e morbidi legati a buon tenore alcolico, una buona mineralità e la sua struttura si potrebbe pensare che siamo davanti a un vino rosso, molto equilibrato e di buona persistenza in bocca.
In calice il Cerasuolo Abruzzo è molto piacevole, presenta un’enorme flessibilità per accompagnare piatti molto diversi, che possono spaziare dalle zuppe al pesce alla griglia, a carni bianche arrosto e formaggi di media stagionatura. Si accosta in modo eccelso anche agli antipasti, ai primi piatti regionali come i diversi brodetti del territorio, i maccheroni alla chitarra, o zuppe di legumi e cereali. In particolare, il Cerasuolo d’Abruzzo proposto dalla nota cantina Giuseppe Savini ben si sposa con antipasti e primi piatti a base di sugo. Come abbiamo visto, si tratta di una bevanda con svariate possibilità di abbinamento a tavola che unite a un eccellente rapporto qualità-prezzo gli fanno meritare un posto nella tua cantina. Consulta su NegoziodelVino l’offerta disponibile di vino Cerasuolo d’Abruzzo e seleziona la bottiglia che fa per te.