Il vino passito è da sempre considerato dai più un vino a carattere speciale, anche se dal punto di vista della vinificazione, le tecniche utilizzate per ottenerlo sono esattamente le stesse dei vini più classici. La più grande peculiarità del passito risiede nel metodo con cui vengono trattate le sue uve, che vengono lasciate a "passire" per periodi di lunghezza variabile, durante i quali le bacche si disidratano, perdendo parzialmente o totalmente l'acqua presente. In questo modo l'uva che origina i vini passiti si arricchisce di alcune componenti come gli zuccheri ed i sali minerali, acquisendo profumazioni tipiche ed intense. L'appassimento delle uve può avvenire sia in modo naturale sul vitigno, ritardandone la vendemmia per un periodo che di solito si aggira sugli ottanta giorni, oppure in maniera cosiddetta "artificiale", con le bacche che vengono fatte appassire stese al sole, oppure in ambienti, metodologia tipicamente utilizzata al sud, con la quale ad esempio si ottengono alcuni dei più rinomati vini passiti siciliani. Con la passitura artificiale si riducono notevolmente le tempistiche per l'ottenimento delle uve pronte alla vinificazione, ed allo stesso tempo si ha un maggiore controllo sulla quantità delle componenti di arricchimento.
I vitigni più adatti per la vinificazione dei passiti sono quelli che regalano bacche dall'aroma intenso. Infatti uno dei vitigni più utilizzati è sicuramente il Moscato, in tutta le sue accezioni, da quello giallo a quello rosa, fino al Moscato di Alessandria, dal quale si ottiene il vino Passito di Pantelleria, uno dei più famosi della sia categoria. Un'altra uva votata alla passitura è la Malvasia, dalla quale si ottiene un passito dolce ed armonioso al palato, che non perde l'aroma originale delle bacche da cui proviene. Corvina e Rondinella sono invece alla base dei passiti provenienti dalla Valpolicella, con il Recioto a farla da padrone. Sempre tra i vini veneti, ecco il Torcolato, che si origina dal vitigno della Vesapiola, un autoctono della zona vicentina che deve il suo nome al fatto che le vespe lo prediligono per la sua alta componente zuccherina, specie nel periodo di maturazione e vendemmia. Per la vinificazione dei vini passiti non si utilizzano solo le uve votate all'appassimento, infatti esistono qualità di passito ottenute da uve classiche, fatte appassire appositamente, anche se con risultati che evidentemente non possono essere gli stessi ottenuti con i vitigni per i quali il processo richiesto è una conseguenza naturale delle sue caratteristiche.
Notoriamente il vino passito venie accostato ai cibi a carattere dolce, come possono essere i più classici dei dessert, ma sono invero ottimi come accompagnamento per cibi quali il formaggio ed alcune tipologie di carne. Ad esempio il vino passito rosso è spesso abbinato ai dolci con base al cioccolato, ma diverse varietà si abbinano alla perfezione agli arrosti, come quelli di vitello, oppure ai formaggi cremosi o stagioni, ed anche alla frutta secca. La temperatura di servizio invece varia a seconda delle uve di base, si va da una temperatura di otto o dieci gradi per un passito bianco, fino ad una di sedici o diciotto gradi per un rosso. Entrando nel nostro negozio di vini online avrai la possibilità di scegliere le migliori bottiglie di vino passito all'interno di un ricco catalogo in offerta a prezzi scontati. Potrai approfittare della nostra eccezionale vendita online per gustare al meglio i vini passiti italiani provenienti dalle cantine più rinomate della penisola, con un risparmio ed una convenienza unici. Porta in tavola solo il meglio della tradizione vitivinicola, e preparati a stupire i tuoi commensali con aromi e sapori che solo i vitigni delle nostre terre sono in grado di regalare.