ROMANO LEVI
La Famiglia Levi trae le sue orgini dai comuni di Fraciscio e Campodolcino nella Valle dello Spluga, dove dal XVII secolo si dedica all'arte della distillazione. Periodicamente i cosiddetti "grapat" emigravano nei periodi di vendemmia nelle zone vinicole più celebri del Piemonte, per procedere alla distillazione delle vinacce con l'ausilio di distillatori mobili: con il tempo questo carattere migratorio svanì e i distillatori iniziarono poco alla volta a stabilirsi definitivamente sui luoghi di lavoro per la fondazione di vere e proprie distillerie. E' nel 1920 che Serafino Levi si sposta a Neive, terra nelle Langhe matrice di grandi vini e pertanto ricca di vinacce di ottima qualità: qualche anno più tardi inizia l'attività con la fondazione della Distilleria a fuoco diretto. Dopo la morte di Serafino e della moglie la guida della distilleria viene così assunta dai figli Romano e Lidia che con il loro lavoro assiduo contribuiscono al successo dell'Azienda. L'unicità di queste grappe deriva dalla grande qualità delle vinacce impiegate, provenienti dai vigneti DOC e DOCG delle Langhe, che vengono conservate in una fossa sotterranea e pressate per evitarne l'ossidazione e successivamente prelevate come se fossere vinacce fresche. Secondo elemento che contraddistingue questa rinomata Distilleria delle Langhe è l'impiego dell'alambicco a fuoco diretto: il fuoco è infatti a contatto diretto con la caldaia e per estrarre l'essenza stessa della distillazione è necessaria tutta la maestria del mastro distillatore, in modo tale che gli aromi vengano preservati. Questo strumento ha oltre un secolo di vita e in Italia è l'unico presente per questa tipologia: tutta l'area circostante è infatti preservata dal Comune di Neive, proprio a voler salvaguardare questo pezzo di storia tutt'oggi in attività. Un'altra peculiarità della Distilleria è la durata dell'invecchiamento alla quale viene attribuita fondamentale importanza: Romano Levi invecchiava la grappa per un tempo maggiore rispetto a qualsiasi altro produttore, in modo tale da non dover aggiungere aromi e mantenerla "pura", unicamente con l'accenno di note olfattive e gustative di legno dovute alla permanenza in botti. Si tratta dunque di prodotti unici come uniche sono le etichette che rendono le grappe di questa distilleria immediatamente riconoscibili: si tratta di riproduzioni delle etichette originali disegnate a mano dallo stesso Romano che hanno come elemento ricorrente una figura di donna "che scavalica le colline" un omaggio alle donne delle Langhe forti, instancabili lavoratrici. Ad oggi la Distilleria possiede una prestigiosa collezione di circa 500 etichette originali, mentre molte altre sono esposte in alcuni dei più importanti ristoranti e hotel del mondo.