Campo alla Sughera

Bolgheri, nobile borgo della campagna Toscana, dove si respira il mare della costa Tirrenica, terra amata dal grande poeta Giosuè Carducci. Questo luogo tramanda preziose tradizioni vitivinicole, fin dall’età etrusca. La strada del successo è iniziata negli anni ‘60 e si è consolidata negli anni ’80, con il riconoscimento della DOC Bolgheri e il soprannome anglosassone Super Tuscans, dedicato ai vini di grande pregio, prodotti con gli “innovativi” vitigni francesi. ll terreno su cui sono allevati i pregiati vitigni è di natura alluvionale con depositi marini, geologicamente datati nel Pliocene. Le osservazioni stratigrafiche fanno notare che a uno strato superficiale di natura sabbiosa, si inserisce uno strato spesso alcuni metri di natura ghiaiosa. Questa natura fa sì che il terreno consenta alle acque meteoriche di drenare bene. Le piante infatti, riescono a portare in circolo, per poi traslocare negli acini e nei vini, tante buone caratteristiche di queste sostanze, assorbite appunto dall’apparato radicale. I vigneti di Campo alla Sughera, come già accennato, sono stati concepiti alla fine degli anni ’90 Con l’obiettivo primario di produrre vini di altissimo livello. Con il passare del tempo, vedendo crescere i vari vitigni, vivendo la loro risposta vegetativa, riproduttiva ed enologica al variare delle stagioni, si è riusciti ad apprendere la loro natura vincente. La cantina adotta soluzioni che, pur nella loro modernità, affondano le radici in tradizioni consolidate. Ecco allora lo sviluppo in verticale delle strutture, che permette lo sfruttamento della forza di gravità per la movimentazione di pigiati, mosti e vini. Anche se sono a disposizione dei tecnici dei serbatoi per la macerazione, dotati di sofisticatissimi meccanismi di follatura, si è recuperata un'antica e sempre validissima tecnica di macerazione: il rimontaggio manuale del vino sul cappello di vinacce. Questo permette di evitare che parti di questo rimangano asciutte, impedendo ai preziosi componenti delle bucce di cedere. Più moderno è invece il rigoroso controllo delle temperature, in ogni singola fase del processo produttivo. Nella fase di maturazione si è ritenuta strategica la scelta dei legni e l'individuazione della giusta interazione varietà/legno. Dopo attente e ripetute sperimentazioni, dispongo oggi di un parco legni di primissimo ordine, costituito da essenze provenienti dalle migliori foreste francesi, stagionate per un minimo di 3 anni all'aria aperta. Questi legni, particolarmente puri, donano sfumature di dolcezza alle note fruttate dei miei vini, contribuendo a formare un quadro aromatico complessivo finissimo ed elegante. Nell’azienda agricola Campo alla Sughera, dopo una diraspatura e una pigiatura soffice, i serbatoi di macerazione di acciaio inox, ognuno indipendente e termoregolato, vengono alimentati dall'alto senza utilizzo di pompe. La macerazione viene condotta per circa 12–15 giorni con intensi rimontaggi e follature, operazioni effettuate a temperatura controllata. Dopo la svinatura e un primo travaso, sono immediatamente riempite le barriques, dove il vino svolge la fermentazione malo–lattica.

Proprietario Famiglia Knauf
Enologo Stéphane Derenoncourt
Regione Toscana (Italia)
Anno fondazione 1998
Vini prodotti Bolgheri Superiore
Bottiglie totali prodotte 110000
Ettari vigna 16
Indirizzo Campo alla Sughera - Castagneto Carducci (LI) - Strada Provinciale Bolgherese
I vini della cantina Campo alla Sughera
Bolgheri Bianco "ARIOSO" DOC
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Magnum 1,5 Litri Bolgheri "ADÈO" DOC in Cassa Legno
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CAMPO ALLA SUGHERA 2018
Doppio Magnum 3 Litri Bolgheri "ADÈO" DOC in Cassa Legno
prodotto esaurito